Giada

Giada

La giada è una pietra fine e molto dura, quindi veniva usata per costruire armi come le asce nel Neolitico. Il colore della giada varia a seconda del tipo e della concentrazione di sali dei metalli che la compongono. Si va dal verde, il suo colore più tipico e conosciuto, al nero, al blu-verde, al bianco e al rosa. Il sistema cristallino di giada è di tipo monoclino, la sua durezza è dell'ordine di 6,5 a 7 sulla scala Mohs.

La giada nefrite e la giadeite di giada, che prima del XIX secolo erano considerate la stessa pietra, sono oggi due pietre con caratteristiche e valore distinti. Delle due varietà, la giadeite è la più dura, la più rara e quindi più preziosa. La raffinatezza e le proprietà curative e persino magiche che i cinesi attribuivano a questa gemma la rendevano una pietra d'elezione per la realizzazione di gioielli, ornamenti e oggetti d'arte.

I principali depositi di giada di nefrite si trovano principalmente in Cina, Russia, Nuova Zelanda e Canada. La giadeite, invece, si trova principalmente nelle antiche terre delle civiltà Maya o Olmeca in Guatemala, ma anche in Birmania e Kazakistan.
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Storia della giada

La giada ha una storia straordinaria che ha accompagnato una delle civiltà umane più raffinate. L'epopea della giada inizia nel Neolitico in Cina, e intorno al 2600 a.C. per i Maya in America Centrale.

L'importanza di questa pietra è diventata così grande che era onnipresente a tutti i livelli della vita nell'Impero cinese. Sarà uno dei simboli del potere per i vivi e una pietra dell'eternità che adorna i corpi dei morti.

Questo influenzerà molto la percezione che avremo della giada perché evocerà nell'immaginario collettivo un passato glorioso intriso dei misteri della leggendaria Cina imperiale.

La giada è arrivata in Europa intorno al XV secolo, con la colonizzazione portoghese di alcune regioni del Celeste Impero e il ritorno dei conquistadores dall'America con i tesori di giada saccheggiati dagli Amerindi. Gli spagnoli le diedero il nome di piedra de ijada che significa letteralmente "pietra per la fossa". Questo nome verrebbe attribuito ai poteri curativi che gli Amerindi attribuivano al calcolo per curare i problemi renali.


Virtù di giada

La tradizione cinese vede nella giada una pietra miracolosa che porta grandi virtù sul piano fisico, morale e spirituale. Come pietra protettiva, la giada conferisce la sua forza anche a chi la indossa. Il contatto di un gioiello di giada con il corpo conferisce al corpo lo spirito della pietra che rafforza la costituzione fisica e accelera la guarigione in caso di malattia.

La giada è particolarmente indicata per la regolazione degli organi vitali (cuore, reni, polmoni). La sua azione benefica aiuta a porre rimedio ai problemi urinari e ai calcoli renali, a rafforzare il sistema immunitario e a limitare la virulenza degli stati influenzali. Anche per contrastare infezioni di ogni tipo, oltre che per calmare i dolori della sciatica e dell'emicrania. La giada aiuta a rilassare il corpo e a calmare i nervi, favorendo così la meditazione.

Pietra della giustizia, della temperanza, della giustizia e della disciplina mentale, la giada è associata all'immortalità nella tradizione taoista. È anche la pietra della predilezione per il mentale e l'emotivo.

La giada è indispensabile per la cultura morale e la disciplina della mente. Simbolo di saggezza e di serenità interiore, questa pietra aiuta a costruire scudi contro le energie negative - calmando la mente e purificando lo spirito dai pensieri dannosi.
La giada influenza il chakra del cuore, sostenendo le facoltà dell'amore e gli impulsi empatici. Modera i giudizi e il processo decisionale nella vita quotidiana.

Indossare una pietra di giada promuove la fortuna e la buona sorte, rendendola un utile alleato per chi cerca il successo.

I segni astrologici più favorevoli alla giada sono Gemelli, Cancro, Leone, Bilancia, Capricorno e Pesci.
Per quanto riguarda i chakra, la pietra agirebbe principalmente sul chakra sacro, sul terzo chakra dell'occhio e sul chakra del plesso solare.

La giada ha raramente bisogno di essere purificata. Per ricaricare la pietra è sufficiente utilizzare un mucchio di quarzo ed esporre la giada alla luce solare o lunare.
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